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Priorato di San Marco, 1970

    Priorato di San Marco, 1970

    GLI AMICI DEL PRIORATO DI SAN MARCO
    SEDE PRIVATA D’ ITALIA

    MONS. BLOM VAN ASSENDELFT[1]
    Costello Calle Cavalli, 6548
    30122 VENEZIA

    Gentile Signora,
    Egregio Signore,

    Dicembre 1970

    Di tutto cuore desidero augurarVi una Santa Festa della Nati-
    vità e un felice Anno Nuovo 1971.

    Tengo specialmente a ringraziare tutti quelli che mi hanno
    testimoniato il loro affetto e la loro devozione all’atto dell’installazio-
    ne della sede privata di Venezia ed esprimere l’aspirazione sincera di po-
    ter, sempre più a lungo, soggiornare in Italia fra di Voi.

    Ho avuto la gioia di essere ricevuto a Genova, Firenze, Roma
    e Napoli dai gruppi di amici che si sono formati in queste città.

    Ho ricevuto, con emozione, una lettera di benedizione ed in-
    coraggiamento da parte di Sua Beatitudine Atenagora, il Patriarca ecumenico
    di Costantinopoli, che, in unione con Sua Santità Paolo VI°[2], ha fatto così
    ammirevoli sforzi per l’unità cristiana.

    E’ a questa prospettiva ecumenica che, fedele alle parole su-
    blimi di Cristo “che tutti siano uno., dedico la mia vita.

    Il grande scopo della chiesa attuale è di ricristianizzare
    il mondo, attraverso il ritorno alle fonti, secondo l’ammirevole definizio-
    ne di Sua Santità Giovanni XXIII°, e sono certo che lo scambio fra la Chie-
    sa d’Occidente e la Chiesa d’Oriente potrà arricchire spiritualmente il mon-
    do cristiano intero.

    Il mio più fervido augurio è di poter far conoscere e di e-
    epandere, intorno a me, la dottrina di Cristo nella sua semplicità e gran-
    dezza: dottrina vivente di un Cristo d’amore rispondente alle esigenze del
    mondo moderno.

    Celebrerò la Divina Liturgia Pontificale di Natale giovedì
    24 Dicembre alla Mezzanotte nel Santuario del Priorato di San Marco di Ples-
    sis – l’Evêque (Francia), secondo la Vostra intenzione.

    Nella speranza di poter ritornare presto fra di Voi con la
    mia benedizione, Vi confermo la mia devozione in Cristo.

    +Joannes Maria

    LE PRIEURE DE + SAINT MARC

    S. M.


    Note

    [1]  Mons. Blom Van Assendelft La Casa Dinastica Tomassini-Paternò Sforzini Tomasi Leopardi di Costantinopoli può considerarsi uno ”stato personale” ossia “qualifica principesca”. Questa dignità è stata riconosciuta anche da più governi stranieri attraverso accurate investigazioni parlamentari, ciò indipendentemente dagli altri titoli e onori provenienti da concessioni sovrane ed ecclesiastiche. È importante ricordare che il Principe don Hugo-Josè con Bolla patriarcale dell´Antica Chiesa Cattolica Apostolica Ortodossa di Antiochia, venne riconosciuto il 15 aprile 1967 quale legittimo successore della Dinastia Giustinianeo-Eracliana dell´Impero Romano d´Oriente dei Leopardi di Costantinopoli Tomasi Tomassini Paternò. La Bolla fu firmata da Sua Beatitudine Johannes Bloom Van Assendelft eletto Patriarca il I ottobre 1957. Con la morte del Marchese Luca Benincasa avvenuta nel 1960 quest´Ordine non viene più conferito. Fin qui la storia dell´Ordine dei Cavalieri di Sant´Andrea di Caffa che deve considerarsi estinto. Ma nel 1980 uno stuolo di cavalieri appartenenti all´Ordine Militare di Sant´Andrea di Caffa si rivolse a Sua Beatitudine BORIS 1°, Patriarca successore di Sua Beatitudine Johannes Bloom Van Assendelft per chiedere la protezione perpetua della Chiesa Ortodossa Siro Antiochena in Europa. Nei secoli passati l ´Ordine di Sant´Andrea di Caffa è sempre stato al servizio di Dio e degli uomini, vivificando la fede attraverso la pratica della pietà e della vera giustizia sociale.(fonte)

    È vietato a tutte le chiese o parrocchie, e a qualsiasi cittadino, riconoscere in ogni caso, sotto qualsiasi pretesto, l’autorità di un vescovo ordinario o metropolitano la cui sede è stabilita sotto il nome di una chiesa che pretende di avere la stessa successione apostolica, né quella dei suoi delegati residenti in Europa o in Africa o altrove: il tutto ferma restando l’unità di fede e di comunione che sarà mantenuta con i superiori della Chiesa Cattolica, Apostolica, Primitiva di Antiochia, fondata in Francia nel 1957 con l’elezione di Sua Beatitudine Johannes Marie Blom Van Assendelft come primo Patriarca.
    ….
    Mons. BLOM VAN ASSENDELF convocò nel febbraio 1957 un Sinodo Straordinario degli Arcivescovi e dei Vescovi del Feudo di Mons. Vilatte. Al termine dei suoi lavori, l’Assemblea Plenaria delle Chiese ha deciso, sull’esempio della successione di Monsignor Ferrette, di avvalersi appieno dei suoi privilegi di Autocefalia erigendosi in Patriarcato il cui primo Patriarca è stato proclamato con il nome di MAR JOANNES MARIA 1° nel febbraio 1957; Quindici anni dopo, in due lettere successive indirizzate a Monsignor BORIS, nominato Vescovo Visitatore Apostolico il 1° marzo 1971, Sua Beatitudine Mar JOANNES MARIA 1° presentò ufficialmente le sue dimissioni. Immediatamente riunito in Assemblea Conciliare, il Santo Sinodo designò come secondo Patriarca di Chiese Autocefale d’Europa il precedente Visitatore Apostolico Mons. BORIS con il titolo di MAR BORIS 1°.
    Appena insediato, il nuovo Patriarca, Vescovo di preghiera e di azione, si adopera innanzitutto per garantire il futuro delle Chiese fondando tre Istituti Filosofici e Teologici SAINT-PIERRE (Francia, Italia, Germania).
    1866: Data della prima partenza della Missione Ecumenica Siro-Antiochia verso l’Occidente.(fonte)

    [2] Papa Paolo VI, in latino: Paulus PP. VI, nato Giovanni Battista Enrico Antonio Maria Montini (Concesio, 26 settembre 1897 – Castel Gandolfo, 6 agosto 1978), è stato il 262º vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica, primate d’Italia e 4º sovrano dello Stato della Città del Vaticano, oltre agli altri titoli propri del romano pontefice, a partire dal 21 giugno 1963 fino alla morte. Beatificato nel 2014, fu proclamato santo il 14 ottobre 2018 da papa Francesco.(fonte)