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Della Casa Carlo, 1927

    Ill mo Signore
    Io sottoscritto veterano
    Garibaldino della campagna del
    1866 d’anni 81 ½, paralizzato,
    cieco da oltre 8 anni; in possesso
    della V. pregiata circolare; doman=
    do d’essere tenuto dalla Fede=
    razione, di cui V: S. Illma
    ne è il Delegato Straordi=
    nario; in quella benevole
    considerazione che l’età e
    la disgrazia mia speciale;
    meritano
    Faccio noto che sono sempre
    vissuto del modesto lavoro d’in=
    serviente privato, che non ho be=
    ni di fortuna, solamente la
    tenue pensione concessa ai
    Veterani Garibaldini.
    Il libretto porta il numero
    N 274. 280
    Ho un’unica figlia nubile in=
    segnante in campagna, la quale
    date le condizioni sue, e la

    mia disgrazia che porta il
    bisogno d’un assistenza speciale
    e continua, ha dovuto perciò
    mettermi a proprie spese
    nell’istituto provinciale di
    Modena «Casa di Riposo»
    quindi mia figlia dal limita=
    to stipendio deve mantenere
    me e sé, e deve incontrare
    spese non indifferenti di viag=
    gi continui per venire nei
    giorni di vacanza a trovar=
    mi e per procurarmi tante
    cose a cui l’Istituto non prov=
    vede e che sono necessari per
    l’età e le condizioni di Salute
    in cui mi trovo.
    Rivolgo quindi istan=
    za per godere quei sussidi
    temporanei come dall’art:
    II° della circolare ricevuta
    nella misura più larga che
    sarà possibile
    In attesa di bene=
    vole riscontro porgo i miei

    Ossequi e mi sottoscrivo della
    S: V: Illma
    obbli to
    Carlo Della Casa

    S: Agostino N24.

    Modena 16 ottobre 1927

    Note a matita Richieste informazioni RRcc 24/10/27

    Della Casa Carlo, lettera, 1927 a
    Della Casa Carlo, lettera, 1927 a
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    FEDERAZIONE NAZIONALE ITALIANA FRA VETERANI GARIBALDINI

    Sede Centrale: ROMA – Via Condotti N. 33

    RISERVATA         Roma, data del timbro postale.

    Egregio Sig. COMANDANTE la Stazione dei C.C. R.R.


    MODENA

    La nostra Federazione provvede a dare sussidi e facilitazioni ai
    Veterani delle guerre d’Indipendenza ed ha bisogno di coscienziose
    informazioni.
    Preghiamo qundi la cortesia di V. S. compiacersi assumere le notizie
    qui in calce segnate in merito al Veterano DELLA CASA CARLO
    Abitante in MODENA Via S. Agostino, 24
    e farcele tenere con cortese sollecitudine. Desideriamo essere infor-
    mati particolarmente sulle condizioni finanziarie per poter provvedere,
    eventualmente, in conseguenza.
    Ringraziamo sentitamente.

    L’Amministratore Straordinario
    Ezio Garibaldi

    …………………………………………………………………………
    NOTIZIE (Parte da ritornare alla FEDERAZIONE NAZIONALE ITALIANA FRA VETERANI GARIBALDINI)
    Nome, Cognome e paternità DELLA CASA CARLO d’ignoti N 5063 reg 1845
    Data e luogo di nascita Modena
    È ammogliato? Vedovo
    La Moglie ha redditi propri o cosa fa? Morta
    Ha figli? Ha una figlia
    Nome – Indirizzo
    e professione dei
    figli
    1 Adele – Insegnante elementare in S. Martino
    2……
    3……
    4……
    5……
    6……
    Quali dei figli ed in quale misura contribuiscono al mantenimento del Padre? – Adele da al mese
    circa lire 50 per i stretti bisogni

    Il Veterano è reduce dell’Esercito o Garibaldino? Garibaldino nel 1866[1]
    A quali campagne a partecipato? Alle campagne del Tirolo – Bezzecca
    Ha riportato ferite od è Mutilato? No
    Ricompense al valore No
    Ha la pensione dei Veterani? Sì la pensione dei veterani in lire 60 al mese
    Percepisce altre pensioni? No
    Quali?
    Condizioni finanziarie e informazioni morali del Veterano Si trova ricoverato nella Casa Prov.
    di riposo in Modena –
    Il Veterano desidera essere ritirato in un Pensionato?
    Modena 28 ottobre 1927 anno 5
    Il Comandante la Stazione

    Il Maresciallo Maggiore a piedi
    Comandante la Stazione
    (Chierici Armando)
    Chierici

    Note a matita 521
     ……………………………………………….
    Timbro
    CARABINIERI REALI
    Comando della Stazione Ple r(?)
    di Modena
    N. 3419 di Protocollo

    Si trasmette al Comando
    della Stazione dei RR.
    S. Pietro

    per competenza.
    Modena, lì 26-10-1927

    Il Maresciallo d’Alloggio Maggiore a piedi
    Comandante la Stazione
    (Giuseppe Marchi)

    G Marchi

    Note a matita Ricovero dei ciechi

    Della Casa Carlo, domanda CC-RR, 1927 a
    Della Casa Carlo, domanda CC-RR, 1927 a
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    Note

    [1] 1866
    La Terza guerra d’indipendenza italiana è un episodio del Risorgimento. Fu combattuta dal Regno d’Italia contro l’Impero austriaco dal 20 giugno 1866 al 12 agosto 1866. Appartiene alla più ampia guerra austro-prussiana della quale rappresentò il fronte meridionale. Ebbe origine dalla necessità dell’Italia di affiancare la Prussia nel tentativo comune di eliminare l’influenza dell’Austria sulle rispettive nazioni. Dopo l’attacco della Prussia all’Austria del 15 giugno 1866, così come previsto dal trattato di alleanza italo-prussiana dell’aprile 1866, l’Italia dichiarò guerra all’Austria. Passato il confine, una parte dell’esercito italiano comandata da Alfonso La Marmora fu però sconfitta nella battaglia di Custoza. Né tale insuccesso fu bilanciato dagli eventi successivi, poiché ad esso seguì per l’Italia un’altra sconfitta nella battaglia navale di Lissa. Fu invece una vittoria italiana la contestuale avanzata di Giuseppe Garibaldi nel Trentino, culminata nella battaglia di Bezzecca. (fonte)

    Ezio Garibaldi

    Ultimo figlio maschio di Ricciotti Garibaldi (1847-1924) e dell’inglese Harriet Constance Hopcraft (1853-1941) – prima di lui erano nati Rosa, Italia, Giuseppe, Ricciotti, Menotti, Sante e Bruno, Costante, dopo di lui Giuseppina –, nacque a Riofreddo, località situata a una sessantina di chilometri da Roma. Nel 1911 si iscrisse all’istituto industriale di Fermo, interrompendo gli studi per raggiungere la Legione garibaldina in Grecia nel 1912.

    Ezio Garibaldi fu eletto deputato nel listone fascista nel 1929 e rieletto nel 1934.[9] Presidente della FNVG (Federazione Nazionale Volontari Garibaldini), aderì ufficialmente al Partito Nazionale Fascista, rompendo le relazioni con suo fratello Sante, emigrato in Francia, che aveva costituito alcune associazioni garibaldine di ispirazione antifascista nel paese transalpino. Subito dopo l’inizio della seconda guerra mondiale Ezio Garibaldi sostenne vigorosamente i Gruppi d’Azione Nizzarda (G.A.N.), fautori della riunificazione di Nizza al Regno d’Italia.

    Fonte: wikipedia.org

    Approfondimenti

    anvrg

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