“…Quid est veritas?…”
TSS
Negativo, lastra su vetro (inversione): Archivio T. Sacchini
ovvero indizi sulle Tecnologie militari segrete del Reale esercito sardo-piemontese in Crimea
Se si opta per l’ipotesi la trattazione verrà sviluppata in riferimento alla verifica dell’ipotesi di azione censoria.
Possiamo ricorrere alle proprietà della diffusione propedeutica sia quando la direzione della luce è abbastanza netta sia quando si ha un campione facente parte una serie ufficiale, purché il reperto preso in esame si collochi nel contesto storico coerente e per il materiale che ne costituisce la struttura e per la qualità del materiale informativo in esso contenuto. In tal caso per la verifica si utilizza il TEST TS.
Sul tema della censura
Attraverso il lavoro di William Howard Russell, corrispondente del Times di Londra che direttamente dai luoghi di guerra narrava al pubblico inglese le tragiche vicende nasceva la figura del corrispondente di guerra. L’iniziale completezza dei resoconti, che senza alcuna forma di censura rivelavano tutti gli aspetti negativi del conflitto, fu all’origine delle decise proteste che si sollevarono negli ambienti militari. Non si trattava più di riportare semplicemente i bollettini diffusi dal governo e dalla propaganda ufficiale. Quando poi nell’ottobre del 1854 rese pubblica la disfatta di Balaklava fu sollevato dall’incarico di corrispondente di guerra e fatto rientrare.
William Howard Russell
Scriveva in uno dei suoi articoli: “Queste sono verità difficili, però il popolo inglese deve ascoltarle. Deve sapere che il mendico che si trascina sotto la pioggia nelle strade di Londra vive una vita da principe, in confronto con quella vissuta dai soldati che combattono per il loro paese” [1]. La regina Vittoria affermava trattarsi di “attacchi infami contro l’esercito, che hanno disonorato i nostri giornali”. Le vaste polemiche provocate dai suoi rapporti portano alla caduta del governo, nel 1855. Lo stesso Tolstoj inviato a seguito delle truppe russe quando scrisse I racconti di Sebastopoli, ebbe non pochi problemi con la censura che gli imputò troppo realismo nella descrizione dei fatti della guerra.
La tesi
La nostra ricerca, si propone di dimostrare che l’angolo mancante nel negativo su vetro sia un atto preventivo di censura coevo al reperto, molto probabilmente il segreto viene imposto dal Ministro della Guerra Alfonso La Marmora, in base al codice sardo-piemontese sui segreti “interessanti la conservazione politica dello Stato”. Lo scopo era quello di nascondere un particolare segreto presente nella scena.
Crediamo si tratti del tentativo di preservare un segreto di Stato: l’impiego da parte del Reale esercito sardo-piemontese delle nuove aeronavi che operavano a supporto della Brigata Pesante – Heavy Brigade e del 93º Reggimento Highlanders. Le aeronavi armate di cannoni utilizzavano i primi prototipi di proiettile esplodente, armi non convenzionali che in seguito furono bandite (almeno ufficialmente) dagli Stati europei. Di qui la necessità di conservare il segreto di armamenti innovativi di fondamentale importanza così da mantenere una superiorità tattica e tecnologica appena raggiunta, nonché una scelta diplomatica che riteneva indispensabile l’opportunità nascondere l’uso di armamenti invisi alle principali nazioni alleate così da potersi presentarsi alle trattative che seguiranno poi con Francia e Austria con un profilo di specchiata integrità morale.
Se sarà completata l’azione che viene rappresentata nel documento allora si otterrà la deviazione standard applicabile alla memoria storica.
[1] The British Expedition To The Crimea By, William Howard Russell, Ll.D., New And Revised Edition, With Maps And Plans, London, George Routledge And Sons The Broadway, Ludgate New York: 416, Broome Street 1877