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Meneghini Pietro, 1825-40

    DOMANDA DI AMMISSIONE A SOCIO EFFETTIVO

    Alla Spett.
    Federazione Nazionale Volontari Garibaldini
    Sede Centrale – Piazza dell’Esedra, 10 – Roma (22)

    Io sottoscritto, Legionario Garibaldino, Meneghini Pietro
    figlio di fu Paolo nato il 22 Febbraio 1842 ad Arzignano
    (Provincia di Vicenza) di professione Industriale
    avendo fatte le Campagne di Guerra 1860 – 61 – 66
    col grado di Soldato –
    a tenore delle decisioni adottate per l’ammissione alla Federazione Italiana fra Vete-
    rani Garibaldini, e presa esatta cognizione dello Statuto che regge la Federazione, domando di
    essere inscritto come Socio.
    Mi obbligo di pagare puntualmente e anticipatamente la quota annua di lire cinque.
    A richiesta fornirò prova delle Campagne di guerra fatte.
    Invierò una fotografia adatta per tessera, firmata in modo visibile sotto la figura.
    Dichiaro pure di sottopormi alle disposizioni tutte dello Statuto ed a quelle che potran-
    no essere emanate dagli organi Direttivi della Federazione.
    Lonigo addì 15 Aprile 1925

    FIRMA DEL DICHIARANTE

    Domiciliato a Lonigo (Provincia di Vicenza)
    Via Rossi,  N. 229

    N. …324.. di iscrizione
    Ammesso socio con deliberazione del Consiglio Direttivo il giorno ………
    IL COMITATO DEI CENSORI
    …………….  …………….
          …………….
    IL PRESIDENTE

    Nota a matita blu 324

    1925 Meneghini Pietro, domanda
    1925 Meneghini Pietro, domanda


    FEDERAZIONE NAZIONALE ITALIANA FRA VETERANI GARIBALDINI

    Sede Centrale: ROMA – Via Condotti  N. 33

    RISERVATA         Roma, data del timbro postale

    Egregio Sig. COMANDANTE la Stazione dei C.C. R.R.
    LONIGO

    La nostra Federazione provvede a dare sussidi e facilitazioni ai
    Veterani delle guerre d’Indipendenza ed ha bisogno di coscienziose
    informazioni.
    Preghiamo qundi la cortesia di V. S. compiacersi assumere le notizie
    qui in calce segnate in merito al Veterano MENEGHINI PIETRO
    Abitante in LONIGO Via Rossi, 2
    e farcele tenere con cortese sollecitudine. Desideriamo essere infor-
    mati particolarmente sulle condizioni finanziarie per potervi provvedere,
    eventualmente, in conseguenza.
    Ringraziamo sentitamente.
    L’amministratore Straordinario
    Ezio Garibaldi

    STAZIONE CC. RR. DI LONIGO
    NOTIZIE (Parte da ritornare alla FEDERAZIONE NAZIONALE ITALIANA FRA VETERANI GARIBALDINI) 324 3235 P(?)

    Nome, Cognome e paternità MENEGHINI PIETRO fu Paolo
    Data e luogo di nascita 22-2-1842 ad Arzignano (Vicenza)
    È ammogliato? È vedovo da circa 32 anni
    La Moglie a redditi propri o cosa fa? La moglie non aveva redditi
    Ha Figli? Ha 5 figli
    Nome- Indirizzo
    e professione dei Figli
    1 Paolo (Ammogliato) domiciliato a Lonigo – bracciante
    2 Laura (Maritata con figli (domiciliata a Milano) Casalinga-
    3 Maria (Maritata con figli) domiciliata a Venezia- Casalinga-
    4 Rosina (nubile) Convivente col padre – casalinga-
    5 Bettina (nubile) Convivente col padre- Sarta.
    6.

    Quali dei figli e in quale misura contribuiscono al mantenimento del Padre? Dei figli che non
    convivono col padre, nessuno di essi contribuisce al mantenimento dello stesso.

    Il Veterano è reduce dell’Esercito o Garibaldino? Volontario Garibaldino
    A quali campagne a partecipato? Ha partecipato alle Campagne del 60-61 e 66-
    Ha riportato ferite od è Mutilato? Non è mutilato e non ha riportato ferite-
    Ricompense al valore Due medaglie d’argento Commemorative delle campagne 60[1]-61 e 66[2]
    Ha la pensione dei Veterani?
    Percepisce altre pensioni? Nessuna altra pensione-
    Quali? –
    Condizioni finanziarie e informazioni morali del Veterano È inabile a qualsiasi lavoro data la sua
    avanzata età – Vive alla meglio con l’aiuto delle sue due ultime figlie con lui
    conviventi – È di ottima condotta morale e politica –

    Il Veterano desidera essere ritirato in un Pensionato? No –
    Lonigo 17 – 12- 192

    Il Comandante la Stazione Timbro IL MARESCIALLO CAPO A CAVALLO
    Comandante della Stazione
    (Liviero Sebastiano)

    1927, Meneghini Pietro, richiesta
    1927, Meneghini Pietro, richiesta


    Lonigo 8-9-929

    A S. E. il Generale Ezio Garibaldi
    Presidente Reduci Garibaldini

    Fin dal giorno 9 gennaio 1929 spedii
    L 13 per l’abbonamento a Camicia Rossa – ed in=
    porto medaglia Federazione. La segretaria dopo
    mia richiesta con una mi assicurava di
    farmene quanto prima spedizione fin dal
    giorno 31 luglio scorso. Nulla ancora o visto
    non solo – ma attendo pure la quota men=
    sile che mi aspetta da quasi tutto l’anno.
    Mi permetto rivolgermi a V. E. prima di
    far le pratiche nell’eventualità sia andato
    smarrito quanto diritto mi aspetta.
    Certo di essere esaudito ed aiutato colle
    quote che attendo distintamente la riverisco
    Dev Pietro Meneghini
    reduce Garibaldini della classe 1842

    Note: 571 – A matita blu 35 e 324

    1929 Meneghini Pietro, lettera
    1929 Meneghini Pietro, lettera


    ROMA FR LONIGO 15 18/17 1 9/40-
    – VALOROSO GARIBALDINO REDUCE BEZZECCA PIETRO MENEGHINI
    LONIGO SPENTOSI BACIANDO EFFIGE VS GRANDE AVO . I -FIGLI

    Note: matita blu 3644/324

    Retro

    Toscana

    GENERALE GARIBALDI ROMA

    AGENZIA RECAPITO

    VIA NAZIONALE 82 10.50
    SETT 1830
    OTT 1930

    1940, Famiglia Meneghini Pietro, telegramma b
    1940, Famiglia Meneghini Pietro, telegramma b
    « di 2 »

    Note

    [1] 1860
    Dopo l’armistizio di Villafranca, la maggior parte dei volontari si congedò; il Ministero allora con un decreto del 6 settembre ordinò lo scioglimento del Corpo e la formazione di una Brigata Cacciatori delle Alpi, costituita l’11 ottobre con il 1º Reggimento (dai soppressi 2º e 5º Reggimento, e le 4 compagnie di bersaglieri) a Como ed il 2º Reggimento (con i soppressi 1º, 3º e 4º reggimento e parte del battaglione adolescenti) a Bergamo. Il 14 maggio 1860 la Brigata Cacciatori delle Alpi ebbe poi nome di Brigata Alpi, reggimenti 51º e 52º del Regio Esercito, posta al comando del maggior generale Luigi Bianchis di Pomaretto. Il 51º e 52º furono integrati con la truppa (metà a testa) del battaglione Valtellinese sciolto solo il 20 maggio 1860. Stesso destino ebbero il 30 novembre 1859 artiglieria, genio, ambulanza e treno. Nel novembre vennero licenziate le guide a cavallo, andate con Garibaldi a Bologna. Il battaglione adolescenti, passati al 2º reggimento i giovani di età superiore ai 17 anni, andò con i rimanenti a Biella.
    Venne il 9 febbraio 1860 considerato succursale del battaglione figli dei militari e fu sciolto il 1º gennaio 1861.Nel 1860 i veterani Cacciatori ed i loro ufficiali avrebbero fornito il nerbo delle camicie rosse alla spedizione dei mille. (fonte)

    [2] 1866
    La Terza guerra d’indipendenza italiana è un episodio del Risorgimento. Fu combattuta dal Regno d’Italia contro l’Impero austriaco dal 20 giugno 1866 al 12 agosto 1866. Appartiene alla più ampia guerra austro-prussiana della quale rappresentò il fronte meridionale. Ebbe origine dalla necessità dell’Italia di affiancare la Prussia nel tentativo comune di eliminare l’influenza dell’Austria sulle rispettive nazioni. Dopo l’attacco della Prussia all’Austria del 15 giugno 1866, così come previsto dal trattato di alleanza italo-prussiana dell’aprile 1866, l’Italia dichiarò guerra all’Austria. Passato il confine, una parte dell’esercito italiano comandata da Alfonso La Marmora fu però sconfitta nella battaglia di Custoza. Né tale insuccesso fu bilanciato dagli eventi successivi, poiché ad esso seguì per l’Italia un’altra sconfitta nella battaglia navale di Lissa. Fu invece una vittoria italiana la contestuale avanzata di Giuseppe Garibaldi nel Trentino, culminata nella battaglia di Bezzecca. (fonte)

    Ezio Garibaldi

    Ultimo figlio maschio di Ricciotti Garibaldi (1847-1924) e dell’inglese Harriet Constance Hopcraft (1853-1941) – prima di lui erano nati Rosa, Italia, Giuseppe, Ricciotti, Menotti, Sante e Bruno, Costante, dopo di lui Giuseppina –, nacque a Riofreddo, località situata a una sessantina di chilometri da Roma. Nel 1911 si iscrisse all’istituto industriale di Fermo, interrompendo gli studi per raggiungere la Legione garibaldina in Grecia nel 1912.

    Ezio Garibaldi fu eletto deputato nel listone fascista nel 1929 e rieletto nel 1934.[9] Presidente della FNVG (Federazione Nazionale Volontari Garibaldini), aderì ufficialmente al Partito Nazionale Fascista, rompendo le relazioni con suo fratello Sante, emigrato in Francia, che aveva costituito alcune associazioni garibaldine di ispirazione antifascista nel paese transalpino. Subito dopo l’inizio della seconda guerra mondiale Ezio Garibaldi sostenne vigorosamente i Gruppi d’Azione Nizzarda (G.A.N.), fautori della riunificazione di Nizza al Regno d’Italia.

    Fonte: wikipedia.org

    Approfondimenti

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