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San Paolo, 1932

    Basilica di san Paolo fuori le mura, Roma. 1932
    Basilica di san Paolo fuori le mura, Roma. 1932
    « di 2 »

    fronte
    gruppo scolastico

    retro

    San. Paolo[1]
    1934-6-30
    Cappella Sistina


    firma Godrani Cedrei(?)

    sigla(?)

    FOTOGRAFIA
    TONKER[2]
    ROMA
    Corso Vitt. Em. 18

    DATA 30 giugno 1930
    SOGGETTO Gruppo scolastico
    B/N COLORE Bianco e nero
    DIMENSIONI 23×17cm
    MATERIA E TECNICA gelatina bromuro d’argento / carta

    © Archivio Sacchini


    Note

    Il contesto dovrebbe rappresentare un gruppo scolastico in visita alla Basilica di san Paolo fuori le mura. L’inquadratura è della parte destra dell’entrata sotto il porticato.

    [1] La basilica papale di San Paolo fuori le mura è una delle quattro basiliche papali di Roma, la più grande dopo quella di San Pietro in Vaticano.

    Sorge lungo la via Ostiense, nell’omonimo quartiere, vicino alla riva sinistra del Tevere, a circa 2 km fuori dalle mura aureliane (da cui il suo nome), uscendo dalla Porta San Paolo. Si erge sul luogo che la tradizione indica come quello della sepoltura dell’apostolo Paolo (a circa 3 km dal luogo, detto “Tre Fontane”, in cui subì il martirio e fu decapitato); la tomba del santo si trova sotto l’altare papale. Per questo, nel corso dei secoli, è stata sempre meta di pellegrinaggi; dal 1300, data del primo Anno Santo, fa parte dell’itinerario giubilare per ottenere l’indulgenza e vi si celebra il rito dell’apertura della Porta Santa. Fin dall’VIII secolo la cura della liturgia e della lampada votiva sulla tomba dell’apostolo è stata affidata ai monaci benedettini dell’annessa abbazia di San Paolo fuori le mura. L’intero complesso degli edifici gode del beneficio dell’extraterritorialità della Santa Sede, pur trovandosi nel territorio della Repubblica Italiana. La Basilica è Istituzione collegata alla Santa Sede, inclusa l’annessa abbazia. Su tutto il Complesso extraterritoriale la Santa Sede gode di piena ed esclusiva giurisdizione nonché del divieto, da parte dello Stato Italiano, di attuare espropriazioni o imporre tributi.
    Il luogo rientra nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO dal 1980.(fonte)

    [2] Tonker, Camillo
    Fotografo attivo a Roma in via dei Pastini 133; in via della Minerva 5; in Corso Vittorio Emanuele 18. Non è dato di verificare i legami con Alfredo Toncker con studio in via del Boschetto 29 e in via dei Serpenti 74 e lo studio dei Fr.lli Toncker in piazza s. Marco 25 (fonte)

    Fonti: P. Becchetti, p. 110

    Di Camillo Toncher si sa solo che gestisce in Roma uno o più studi fotografici, nell’arco di tempo tra il 1875 e il 1920. Uno di questi si trovava in Corso Vittorio Emanuele 18. (fonte)