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Charlie, carrista U.S.A. 1944

    Charlie, carrista americano, 1944 a
    Charlie, carrista americano, 1944 a
    « di 2 »

    fronte:

    always your friend
    “Charlie”[1]

    retro:

    CARRISTA AMERICANO
    1944
    CAMPAGNA D’ITALIA[2]

    MISURE 9×13,5 cm

    COPYRIGHT Archivio Sacchini


    Note

    [1] Il carrista Charlie veste la divisa della Quinta Armata. La 5ª Armata fu una delle più importanti unità militari americane nel Mediterraneo durante la seconda guerra mondiale. Venne costituita il 5 gennaio 1943 a Oujda, nel Marocco francese e venne resa responsabile, con cospicue forze americane di fanteria e corazzate, della difesa di Algeria e Marocco in caso di un’improbabile invasione tedesca proveniente dalla Spagna. Ad essa venne inoltre affidata la responsabilità di pianificare gran parte dell’invasione americana in Italia. Essa venne comandata dal tenente generale Mark Wayne Clark.
    La prima azione cui l’armata prese parte fu lo Sbarco a Salerno, cioè l’operazione che portò allo sbarco sulle coste del golfo di Salerno nel settembre del 1943. A causa dello scarso numero di truppe americane disponibili sul teatro di guerra, all’armata venne unito anche un corpo britannico, il X Corps, unitamente al VI Corps statunitense, cioè il solo Corpo d’Armata di cui era composta originariamente. A Salerno, il X Corpo sbarcò sul fianco sinistro ed il VI Corpo sul fianco destro. Le operazioni belliche procedettero inizialmente con lentezza a causa della feroce controffensiva tedesca e della scarsa iniziativa del comandante americano maggior generale Ernest Dawley, che venne successivamente rimpiazzato. Ad ogni modo, dopo pesanti bombardamenti navali ed aerei, le forze tedesche si ritirarono.
    Prima della Battaglia di Monte Cassino, la 5ª Armata venne rinforzata con l’aggiunta del II Corps americano. Il VI Corps venne ritirato dalla linea, per essere impiegato nello sbarco di Anzio, e rimpiazzato col corpo di spedizione francese al comando del generale Alphonse Juin. L’armata condusse vari tentativi di prendere Monte Cassino, in aggiunta con le forze britanniche, ma tali assalti si scontrarono con la tenace resistenza tedesca che causò un numero elevato di perdite agli Alleati.
    Dopo lo sbarco di Anzio, la zona di operazioni della Linea Gustav venne riorganizzata con spostamenti di truppe dalla 8ª Armata britannica (settore adriatico) alla 5ª Armata (settore tirrenico) con l’intento di aumentare il concentramento di forze per sfondare finalmente la linea di difesa e convergere su Roma. La 5ª Armata ebbe così la responsabilità di Cassino e fu protagonista delle fasi finali dello scontro. I nuovi assalti coordinati delle forze alleate portarono infine allo sfondamento della Gustav (Operazione Diadem) e alla liberazione di Roma. Nel prosieguo della guerra la 5ª Armata, opportunamente riorganizzata con nuove divisioni, fu impegnata nel settore tirrenico nell’ambito delle operazioni militari contro la Linea Gotica: diede supporto alle azioni principali condotte dalla 8ª Armata britannica (Operazione Olive del 1944 e offensiva della primavera del 1945) che portarono allo sfondamento della linea Gotica e alla resa definitiva delle forze tedesche con conseguente liberazione dell’intera Italia settentrionale. (fonte)

    [2] La campagna d’Italia fu l’insieme delle operazioni militari condotte dagli Alleati in Italia nell’ambito della seconda guerra mondiale, nel periodo che va dal giugno 1943 al maggio 1945; la campagna fu intrapresa prima per sconfiggere l’Italia fascista, la più debole tra le tre maggiori potenze dell’Asse, e poi, dopo la sua resa incondizionata annunciata l’8 settembre 1943, per attirare nella penisola italiana occupata dalle truppe del feldmaresciallo Albert Kesselring altre forze della Wehrmacht, alleggerendo così gli altri teatri europei.
    La campagna, guidata da parte alleata prima dal generale Dwight Eisenhower e poi dal generale Harold Alexander, fu caratterizzata da una serie di sbarchi e da sanguinose battaglie di logoramento lungo le successive linee difensive approntate dall’esercito tedesco. Le truppe alleate, costituite da contingenti provenienti da molteplici Paesi, furono ostacolate dall’aspro territorio appenninico, dalle difficoltà climatiche e dalla tenace resistenza tedesca che provocarono forti perdite e il lento avanzamento del fronte. Roma non venne liberata fino al 4 giugno 1944. La Linea Gotica fu superata solo nell’aprile 1945 con una massiccia offensiva finale che permise di raggiungere la pianura Padana; il 2 maggio, con la resa di Caserta, i combattimenti in Italia ebbero fine.
    Alla campagna d’Italia presero parte anche alcuni reparti della Repubblica Sociale Italiana che combatterono a fianco dei tedeschi e le formazioni del Corpo Italiano di Liberazione che invece combatterono insieme con gli eserciti alleati. Durante la dura occupazione tedesca, si sviluppò il movimento della Resistenza italiana che organizzò una crescente attività militare di guerriglia nell’Italia centro-settentrionale che intralciò l’apparato militare e repressivo nazi-fascista.