La Torah. Fronte retro, misure cm 20×134,56
I testi
I particolari
🕍 Scheda Analitica Storico-Artistica e Esegetica
📌 Identificazione del manufatto
- Titolo: Tavola decorata da sinagoga ebraica iraniana, Torah, forse un rotolo rituale, megillot
- Provenienza: Sinagoga storica in Iran, chiusa da tempo (XV–XVII sec.)
- Tecnica: Inchiostro e pigmenti su pergamena
- Dimensioni: cm 20 x 134,56
- Lingua: Ebraico
- Datazione presunta: Tra il XV e il XVII secolo
- Collocazione attuale: © Archivio Sacchini
Note e appunti sul testo
Si è tentata una traduzione del testo contenuto nel foglio. L’esito è riportato qui sotto.
הללויה – Lodate il Signore
📖 **Testo ebraico**
הַלְלוּיָהּ. הַלְלוּ עַבְדֵי ה’, הַלְלוּ אֶת שֵׁם ה’.
יְהִי שֵׁם ה’ מְבֹרָךְ מֵעַתָּה וְעַד עוֹלָם.
מִמִּזְרַח שֶׁמֶשׁ עַד מְבוֹאוֹ מְהֻלָּל שֵׁם ה’.
🇮🇹 **Traduzione**
Alleluia. Lodate, servi del Signore, lodate il nome del Signore.
Sia benedetto il nome del Signore da ora e per sempre.
Dal sorgere del sole fino al suo tramonto, sia lodato il nome del Signore.
📝 **Riflessione**
Un invito universale alla lode: ogni luogo, ogni momento della giornata è degno di essere consacrato al ricordo del Nome divino. La benedizione non ha limiti spaziali né temporali: è l’eco continua del cielo nella voce dei servi.
*Fonte: Salmi 113:1–3*
📖 **Testo ebraico**
הַגְדִּילוּ שְׁמִי, עַבְדַי,
אֲשֶׁר חָתַמְתִּי אֶתְכֶם מֵעַתָּה עַד שָּׁחַר.
קֹדֶם הַסְּעָרָה, בְּבוֹאוֹ,
כִּי כִסָּה עָנָן וַחֹשֶׁךְ כַּמָּיִם – אֲנִי כִּסִּיתִיךָ.
🇮🇹 **Traduzione**
Ingrandite il mio Nome, o miei servi, che ho sigillato da ora fino all’alba.
Prima della tempesta che viene, quando sarà coperto da nubi e oscurità come acque – io ti ho coperto.
📝 **Riflessione**
Il sigillo divino è protezione nella notte spirituale. Il Signore si rivela anche nel buio e nella tempesta. È un Dio che copre, non per nascondere, ma per custodire. La fede è tenere il Suo Nome alto anche nell’incertezza.
*Fonte: Testo poetico ispirato ai profeti*
📖 **Testo ebraico**
וְנָתַתִּי לְעֵשָׂו אֶת הַר שֵׂעִיר לְרֶשֶׁת אֹתוֹ.
וְיַעֲקֹב וּבָנָיו יָרְדוּ מִצְרַיְמָה.
🇮🇹 **Traduzione**
A Esaù diedi il monte Seir in eredità.
E Giacobbe e i suoi figli scesero in Egitto.
📝 **Riflessione**
La storia dei Patriarchi è fatta di promesse distribuite secondo piani divini imperscrutabili. Esaù riceve una terra, Giacobbe scende in esilio. Ma da quell’Egitto nascerà un popolo, e da quel dolore, una redenzione.
*Fonte: Deuteronomio 2:5; Genesi 46:6*
📖 **Testo ebraico**
כָּרוּךְ – שׁוֹמֵר הַבְּרִית וְהַחֶסֶד
לְאֹהֲבָיו וּלְשֹׁמְרֵי מִצְוֹתָיו לְאֶלֶף דּוֹר.
🇮🇹 **Traduzione**
Benedetto – Colui che custodisce il patto e la misericordia
per coloro che lo amano e osservano i suoi comandamenti, per mille generazioni.
📝 **Riflessione**
Il patto non è un contratto fragile, ma un legame eterno radicato nell’amore e nella fedeltà. Dio non dimentica. Il Suo ricordo dura mille generazioni, anche quando l’uomo dimentica se stesso.
*Fonte: Deuteronomio 7:9*
Analisi del Documento
1. Origine e Materiale
- Il documento proviene da una sinagoga chiusa in Iran.
- Il materiale è pergamena scura, forse pelle conciata in modo tradizionale, comune nei manoscritti mediorientali.
- L’aspetto annerito e il tipo di calligrafia suggeriscono una produzione premoderna, forse tra il XV e il XVII secolo.
- Il formato ricorda quello dei rotoli rituali (megillot), non necessariamente una Torah completa, ma forse un testo devozionale.
✡️ Decorazioni e Simboli
- In cima al foglio destro si nota una stella di Davide a sei punte dorata, simbolo ebraico molto diffuso, spesso usato anche in Persia.
- Le cornici floreali che decorano i testi sembrano influenzate dall’arte persiana islamica (miniatura, calligrafia ornamentale).
- Un elemento particolare è il giglio stilizzato, simile a quello dei Medici di Firenze: questo può indicare un influsso artistico europeo o sefardita, dato che molti ebrei espulsi dalla Spagna si insediarono in Persia nel XVI secolo.
📖 Contenuto Testuale (Estratto)
Il testo è in ebraico con lettere evidenziate e sezioni ornate. Alcune parole chiave rilevanti che si possono identificare:
- “הללויה” (Hallelujah) – Lode al Signore.
- “אברהם יצחק יעקב” – I patriarchi (Abramo, Isacco, Giacobbe).
- “כרך” / “חכם” / “צום” – Titoli o sezioni: “volume”, “saggio”, “digiuno”.
- Citazioni probabilmente dai Salmi o da preghiere liturgiche usate nei periodi penitenziali o nei giorni solenni (come il Seder di Pesach).
🕯️ Uso Liturgico Probabile
Questo tipo di rotolo veniva probabilmente usato:
- Durante celebrazioni speciali o nei giorni di digiuno.
- Come hagaddah illustrata per Pesach.
- Oppure come piyyut (poesia liturgica) per lode e meditazione, secondo lo stile delle sinagoghe orientali.
📚 Riflessione Storico-Culturale
L’unione di simboli sefarditi, elementi persiani e la lingua ebraica suggerisce:
Possibile connessione tra gli ebrei sefarditi in diaspora (dopo il 1492) e le comunità iraniane.
Comunità ebraica persiana molto colta, con accesso a manoscritti miniati e capaci di integrare diverse culture.
In conclusione alcune considerazioni:
Provenienza Geografica e Comunitaria: La provenienza da una sinagoga chiusa in Iran è un dettaglio cruciale. Ciò indica che il manufatto è un prodotto della tradizione ebraica persiana, una delle comunità ebraiche più antiche e storicamente significative, che ha sviluppato proprie pratiche liturgiche, scribali e artistiche.
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Natura del Manufatto:
Il documento è confermato essere un antico rotolo o pergamena, coerentemente con il formato tradizionale della Torah.
Il fatto che il contenuto “dovrebbe riferirsi alla Torah ebraica” [nuova informazione] è fortemente supportato dal testo tradotto:
La “Lode Divina” con testi ebraici tratti dai Salmi (come Salmi 113:1-3)12, che esaltano il nome di Dio e la sua protezione12.
I riferimenti alla storia dei Patriarchi, come Esaù (con il monte Seir) e Giacobbe e i suoi figli (con la discesa in Egitto)3, sono narrazioni fondamentali presenti nella Genesi, il primo libro della Torah.
Il concetto di “Patto Eterno” e la misericordia divina (“Colui che custodisce il patto e la misericordia per coloro che lo amano e osservano i suoi comandamenti, per mille generazioni”), che è un tema centrale nel Deuteronomio e nell’intera Torah.
La presenza di testo scritto in ebraico disposto in colonne e una Stella di David gialla5 rafforzano ulteriormente la sua identità ebraica sacra.
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Indizi di Datazione e Stile Artistico:
I disegni che ricordano quelli medievali suggeriscono un’epoca di creazione che potrebbe collocarsi in quel periodo o in una fase successiva che ne ha preservato lo stile.
La menzione di un “giglio simile a quello della casata dei Medici di Firenze” [nuova informazione] è un dettaglio particolarmente interessante. Sebbene il fleur-de-lis (giglio) sia un simbolo molto diffuso, una somiglianza specifica con il giglio mediceo potrebbe indicare una possibile influenza artistica esterna o una stilizzazione locale che per coincidenza vi assomiglia. Questo potrebbe suggerire un periodo di creazione tardo-medievale o del primo Rinascimento (se ci fosse un’effettiva connessione con Firenze) o, più probabilmente, una tradizione locale che ha sviluppato un motivo simile in modo indipendente o attraverso canali commerciali/culturali meno diretti.
La descrizione della carta come “ruvido, spesso e scuro” e di “lavorazione antica”, unita alla presenza di lettere colorate con una vernice d’oro, è coerente con la produzione artigianale di manoscritti e rotoli di pregio di epoche passate. Questi elementi fisici supportano l’idea di un manufatto di notevole antichità e valore artistico, probabilmente commissionato da una comunità benestante.
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Contesto di Utilizzo e Funzione:
L’utilizzo in una sinagoga conferma la sua funzione liturgica e sacra. Rotoli come questo venivano letti pubblicamente e studiati in contesti devoti.
L’aspetto “invecchiato e leggermente usurato” suggerisce che il rotolo è stato utilizzato regolarmente e con riverenza nel corso del tempo, accumulando una storia di devozione e studio all’interno della comunità ebraica iraniana.
Le illustrazioni e i diagrammi (come quello che sembra raffigurare il Tempio o il Tabernacolo)5, insieme alle decorazioni e alle lettere dorate, indicano che non si trattava solo di un testo funzionale, ma anche di un oggetto di bellezza artistica e devozionale, destinato a ispirare e arricchire l’esperienza religiosa.
In sintesi, questo manufatto è un raro e prezioso esempio della tradizione ebraica in Iran, che combina testo sacro fondamentale1… con elementi artistici e materiali che suggeriscono una notevole antichità e una ricca cultura visiva e scribale, probabilmente risalente al periodo medievale o subito successivo, e utilizzato per generazioni in contesti sinagogali.
La traduzione e le relative note descrittive rappresentano un primo tentativo di inquadrare storicamente il documento. Le informazioni di base sono state approfondite con l’ausilio di modelli linguistici di intelligenza artificiale (LLM). Per questa ragione, i dati forniti potranno necessitare di ulteriori verifiche, che ci riserviamo di effettuare non appena possibile.





























