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Colomba Mochi Luchetti, fine ‘800

    Contessa Colomba Mochi Luchetti
    Contessa Colomba Mochi Luchetti
    « di 2 »

    fronte

    L. FIORENTINI. PADOVA.[1]

    retro

    Contessa
    Colomba Mochi Luchetti[2]

    FOOGRAFIA
    LUIGI FIORENTINI
    PADOVA
    Piazza Erbe.

    BASSANO
    Cd e Borghetti N.° 161

    Albumina formato carta da visite,
    dimensione dell’immagine 3 3/8 in. x 2 1/4 in. (87 mm x 56 mm).

    © Archivio Sacchini


    Note

    [1] FIORENTINI Luigi (1847-1901). PADOVA. piazza delle Erbe (ca. 1874-1877). via S. Luca 1713 ca. 1878). Risulta attivo in piazza delle Erbe dal 1874 nell’Indicatore Generale della città (1874), con ogni probabilità rilevò lo studio di Pietro Sinigaglia (deceduto nel 1876) in via S. Luca come risulta dall’Osservatore Euganeo del 1878. Riceve il diploma di l° grado all’Esposizione Internazionale di Fotografia di Milano de11894, ove aveva presentato ritratti diretti e fotografie a soggetto, nella I classe (fot. Professionisti). E’ presente al Congresso Nazionale di Fotografia in Firenze del 1899. Bibliografia: Esposizioni Riunite Milano 1894,pp. 155, 230; Becchetti 1978, p. 88; Padova 1997, p. 133io. (fonte).

    [2] Due famiglie nobili nel cognome della Contessa Colomba:
    I Mochi Antica famiglia, originaria di Cagli. Fu nobilitata da Gregorio XVI, nel 1845, nella persona di Sante (n. 2 luglio 1804 e morto 4 ottobre 1874). La famiglia è iscritta nell’Elenco Ufficiale Nobiliare Italiano col titolo di Nobile di Cagli (m.f.).(fonte)
    I Luchetti associati nel cognome a Gentiloni.
    LUCHETTI GENTILONI
    Famigli marchigiana, iscritta nel Libro d’Oro della Nob. It. con il tiro) di Conte di Oliveta (m.pr.), accolta nel C.N.E. in data 4 giu. 1991.
    Antica Famiglia, residente ad Ancona e Filottrano, iscritta al patriziato sanmarinese dal 1789. Conte di Oliveta (m.pr.) senato consulto 20 dic. 1963 della Repubblica di San Marino.
    Arma: troncato: nel 1° d’oro ai tre ragni con le loro tele al naturale, posti 1, 2; nel 2. d’azzurro al palmizio sradicato d’oro, cui è appesa, a destra, una corona di alloro al naturale.
    Motto: Et in tenebris.
    Tra gli anali rappresentanti di questa illustre Famiglia figura il don. ing. Glauco Luchetti Gentiloni, Conte di Oliveta, di Amos e Virginia Dolcini, Cap. T.O. art. celere, combattente in A.S., Cav. dell’Ord. Eq. del Santo Sepolcro, Cav. di jure sanguinis S.M.O. Costant. di San Giorgio (SP), Cav. dell’Ord. della Corona d’It., Cav. Uff. O.M.R.I., Med. di Benem. per vet. e reduci GG. d’On. alle RR. Tombe al Pantheon, dirig. gener. a.r. dell’Amm.ne P.T., Med. d’Arg. di Benem. del Coni, Socio della Deput. di Storia Patria, Socio dell’Acc. dei Catenati, dell’Acc. Marchigiana di Scienze, Lettere ed Arti, Socio Senatore dell’Istituto del Sacro Romano Impero, n. a Roma il 21 mar. 1916, sp. il 26 ago. 1956 Renata Coen Pirani, da cui:
    1) Linda, n. ad Ancona il 13 mag. 1957;
    2) Marzia, n. ad Ancona il 10 nov. 1959.(fonte)


    riconoscimenti. Nel 1882 a Trieste gli viene conferito un diploma d’onore. Nel 1883 associa al titolo di fotografo imperiale brasiliano anche quello austriaco. In questi anni è direttore dello studio Angelo Veneroni che muore il 13 febbraio 1886. Dal primo gennaio 1888 si sposta in Piazza Borsa 10 (poi 11), al terzo piano e partecipa all’Esposizione di oggetti d’arte industriale promossa dalla Società degli Amici dell’Arte, proponendo ai visitatori un ritratto miniatura così descritto su Il Piccolo: ben eseguito; é troppo poco però per presentarsi in un’esposizione. Nel 1898 modifica la ragione sociale dell’attività in “Francesco Benque successore a Sebastianutti & Benque” (fonte).