Roma 27 – 10 – 38
Carissimo Niny,
Siamo contenti che anche il secondo
esame l’hai varato. Non importa se
i voti non sono come speravamo,
l’importante è levarti il pensiero
e tornare a casa, prima di tutto perché
è un’altra cosa averti in famiglia
sia dal lato affetto, che dal lato … finan-
ziario. Ormai papà[1] non guadagna
lo stipendio della Colonia, e le spese qui
sono maggiori!!! È inutile e superfluo che io
ti dica queste cose, perché so quanto anche
tu sai immedesimarti, e che è anche
tuo vivo desiderio riunirti a noi, tanto
più se Iddio ci aiuterà a farti riuscire
nel prossimo concorso,- Vedrai che ora che
il secondo voto è stato superiore al primo
il 3° lo sarà ancora di più, e via via migliore-
rai sempre, perché piglierai più confidenza
con gli esami!- Ti senti più leggero
e soddisfatto, ora che 2 pesi grossi te li sei
levati? Hai visto la signora Durante?
E il cav. Azzarà è tornato dal paese suo?
Tienici sempre al corrente dei
tuoi esami. Sempre. -In bocca
al lupo. Baci da noi
tutti aff ma Mamma
A Bocca Giuseppe
presso Sonnino
Largo Arianiello 12
in. 12 . Napoli
(Napoli)
BIGLIETTO POSTALE
DA 50 CENTESIMI
Affrancatura CENT POSTE ITALIANE 50
ROMA PRATI
12 – 13
28 . X
38 . XVI NAPOLI – DISTRIBUZIONE
22 – 23
la tua telefonata giovedì
Note
In quei giorni…
Il 27 ottobre 1938 è una data significativa, soprattutto per le sue implicazioni politiche e sociali. In quel giorno, tra le altre cose, il governo tedesco espulse circa 16.000 ebrei polacchi, tra cui i genitori di Herschel Grynszpan, che poi attentò alla vita dell’ambasciatore tedesco in Francia.
La Notte dei cristalli fu l’ondata dei pogrom antisemiti divampati su scala nazionale nella Germania nazista tra il 9 e il 10 novembre 1938. Il pretesto scatenante fu l’attentato condotto il 7 novembre a Parigi dal diciassettenne ebreo polacco Herschel Grynszpan ai danni del diplomatico tedesco Ernst Eduard vom Rath.
Fin dall’inizio dell’autunno 1938 la brutalizzazione dell’antisemitismo in Germania gravava pesantemente sull’atmosfera politica: crescevano le pressioni del regime e dei suoi più attivi sostenitori per il definitivo espatrio degli ebrei tedeschi e l’attentato fu subito strumentalizzato dal ministro della Propaganda Joseph Goebbels. Egli, con l’assenso di Adolf Hitler, imbastì rapidamente un’imponente campagna propagandistica contro gli ebrei tedeschi e descrisse il fatto come un deliberato attacco del «giudaismo internazionale» contro il Terzo Reich, che avrebbe comportato le più «pesanti conseguenze» per gli ebrei tedeschi. La sera del 9 novembre, quando giunse la notizia della morte del diplomatico tedesco, scattò un vero e proprio attacco fisico contro gli ebrei e i loro beni in tutti i territori sotto il controllo tedesco, coordinato e ordinato da Goebbels. Al pogrom inizialmente parteciparono semplici membri del Partito nazionalsocialista (NSDAP) e civili tedeschi, ai quali, via via che la notizia della morte del diplomatico si diffondeva, si aggiunsero membri delle Schutzstaffel (SS), delle Sturmabteilung (SA) e della Gestapo, spesso “privatamente”, senza un ordine diretto dei superiori; indirettamente partecipò anche il Sicherheitsdienst (SD) di Reinhard Heydrich che, informato successivamente di quanto deciso da Goebbels, diede ordine alle forze di polizia di non reprimere le sommosse.
Durante i disordini e nei giorni successivi fino al 16 novembre furono arrestati indiscriminatamente circa 30 000 ebrei maschi, poi condotti nei campi di concentramento di Dachau, Buchenwald e Sachsenhausen. I rapporti ufficiali dei nazisti parlarono di 91 morti ebrei, ma il numero effettivo fu in realtà di gran lunga più elevato (probabilmente fra i 1 000 e i 2 000), specie se considerati i maltrattamenti inflitti dopo gli arresti. Furono colpiti simboli, strutture comunitarie e i mezzi di sostentamento della comunità ebraica; oltre 520 sinagoghe vennero bruciate o completamente distrutte, centinaia di case di preghiera e cimiteri vennero demoliti, furono assaltate scuole e orfanotrofi e migliaia di luoghi di aggregazione ebraici, assieme a migliaia di esercizi commerciali e abitazioni private di cittadini israeliti.
Nel linguaggio comune il Novemberpogrome 1938 (“Pogrom del novembre 1938”) fu ribattezzato Reichskristallnacht (“Notte dei cristalli del Reich”) o più semplicemente Kristallnacht (espressione fatta circolare da parte nazionalsocialista e diffusasi poi nella storiografia comune), termini di una certa valenza derisoria in quanto richiamano le vetrine distrutte. Il pogrom diede un’accelerazione all’inasprimento della Judenpolitik (“politica ebraica”) nel territorio: in una riunione ministeriale del 12 novembre fu deciso di varare una serie di decreti che dessero forma concreta ai vari piani di esproprio dei beni ebraici discussi nei mesi precedenti. Una stretta sulla legislazione razziale che fu il preludio di una futura forzata emigrazione degli ebrei dalla Germania.(fonte)
[1] Mario Bocca il figlio di Magno Vittorio Bocca sarà segretario di Rodolfo Graziani in Libia nel 1940. Nella Repubblica Sociale Italiana, dal 6 gennaio 1944, quando il Ministero della Difesa (divenuto delle Forze Armate) si insedierà a Villa Omodeo, nel territorio di Soiano del Lago (BS), sarà il Capo di Gabinetto di Graziani.(fonte)